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Leggi tu che leggo anch’io: Flaubert, Sciascia
10 Ottobre alle 5:00 PM - 6:30 PM CEST
Flaubert, Tre racconti
Tre famosi racconti di uno dei maggiori scrittori dell’Ottocento francese; tre vite esemplari fino alla morte, vite terribili, con frammenti di scarsa felicità. Raccontate con la nitidezza e la spietatezza minuziosa di Flaubert, si stampano nella memoria pur nella loro diversità. Un cuore semplice è il transito su questa terra di una persona meno che umile, la serva Felicita, con le sue ristrette gioie e le molte afflizioni, che si concludono con quello stupefacente pappagallo adorato e impagliato. La leggenda di San Giuliano Ospitaliere è invece una fiabesca vita medioevale, tra l’esaltazione mistica e l’accanimento altruistico; e ultima Erodiade, che è la storia della testa tagliata di San Giovanni Battista, nella Palestina biblica al tempo dell’impero romano.
Sciascia, Todo modo
Fra le querce e i castagni di un luogo imprecisato e delizioso si apre, come un’oltraggiosa ferita, uno spiazzo asfaltato chiuso da un edificio di cemento, «orridamente bucato da finestre strette e oblunghe». Un albergo? Un eremo? Testimone casuale – ma che sempre meno crede nel caso –, un pittore di fama si troverà a osservare, per pochi, terribili giorni, ciò che avviene in quel luogo. «Esercizi spirituali», gli viene detto. Quegli esercizi che Ignazio di Loyola prescriveva di praticare todo modo, «al fine di cercare e trovare la volontà divina». Qui, attirati dal richiamo e dall’imperio di don Gaetano, uomo di cui nessuno sa scorgere il fondo e che Sciascia delinea magistralmente, convergono personaggi in diverso grado potenti, i quali presto si dispongono a recitare il rosario in compatto quadrato, producendo lo schianto di un coro «atterrito e isterico». Ciò che perseguono non è la volontà divina, ma il delitto, un’altra via dove «non ci si può fermare». Se dovessimo indicare una forma romanzesca capace di rivelare come si compone e come si manifesta quell’impasto vischioso del potere che la politica italiana ha avuto per lunghi anni il funesto privilegio di produrre, basterebbe rimandare alle asciutte pagine di Todo modo, alla scansione crudele dei suoi episodi, che solcano come una traccia fosforescente una materia informe, torbida e sinistra, quale nessun altro romanziere italiano aveva saputo affrontare. Non meraviglia dunque che questo libro, pubblicato nel 1974, possa essere letto come una guida alla storia italiana dei venti anni successivi.
Ci vediamo in libreria per parlare di questi libri e per chi non potesse partecipare potrà collegarsi su meet (link a richiesta inviando una mail a info@libreriasantandrea.it)