Autoritratto automatico, Umberto Fiori – Garzanti
Umberto Fiori, poeta italiano tra i più riconoscibili e autorevoli della nostra letteratura, ha pubblicato di recente per Garzanti una raccolta poetica intitolata “Autoritratto automatico”. La sua ispirazione per queste poesie deriva dalle cabine per fototessere, oggetti desueti ma peculiari, quasi “magici”, che Fiori ha utilizzato per oltre cinquant’anni per scattare e raccogliere i propri autoritratti in una vera e propria collezione. “Passano gli anni (tanti: quasi cinquanta)/ nel chiuso di questa scatola./ La faccia – sempre la stessa – posa per posa/ perde smalto, si appanna”. La cabina, simbolo del passato, rappresenta qui per Fiori un’opportunità per esplorare la propria identità e per cercare il proprio volto più autentico.
Il libro “Autoritratto automatico” diventa una sorta di autobiografia poetica, una riflessione sulla conoscenza individuale e sull’identità umana. Le poesie, tutte inedite, sono dedicate a una “curiosità privata” dell’autore, un “esercizio narcisistico” che tuttavia si configura come una ricerca del proprio sé più profondo, senza concessioni e senza indulgenze.
Le poesie, dense di implicazioni filosofiche, offrono una lettura avvincente e profonda. Rappresentano una meditazione sull’importanza della memoria e dell’autenticità nel mondo moderno, offrendo una riflessione intima e profonda sull’essenza dell’identità umana. In esse, Fiori esplora il carattere mutevole ed effimero dell’essere umano, il rapporto fra soggettività e dimensione impersonale dell’autoscatto automatico. In un’epoca in cui le immagini digitali sembrano dominare la nostra esperienza visiva, le poesie di Fiori ci riportano a un tempo passato, in cui la fotografia era ancora un oggetto concreto e materiale. Ci invitano a riflettere sulla natura stessa dell’immagine e sulle sue molteplici implicazioni culturali e simboliche.
“Autoritratto automatico” di Umberto Fiori è un libro che non può mancare nella libreria di chi ama la poesia contemporanea. Testimonianza del talento e dell’originalità del poeta italiano, rappresenta una riflessione profonda sulla conoscenza di sé e sul carattere sfuggente, sempre transitorio, dell’essere umano.
Add Comment